Pagina:Historia della Sacra Real Maestà di Christina Alessandra Regina di Svetia.pdf/262

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seguente ritornorsene a Roma. Cenò Sua Maestà privatamente servita da suoi Cavaglieri domestici; ma trattata isquisitamente bene, poiché Monsignor Visconte non mancò alla diligenza, & acuratezza propria della sua singolar habilità, qui pure gionsero i sopranominati Conti Santinelli, ch’accolti da Sua Maestà con il solito della sua benignissima cortesia subito li dichiarò Gentilhuomini della sua camera.

Caprarola è una Terra aperta assai ben fatta, e bella, in capo della quale giace il Palazzo del Duca di Parma in sito rilevato, di mirabile architettura, e vaghezza. E’ di cinque facciate, e non di meno tutte le stanze di quadro perfetto tra quali ve n’è una ben grande, disposta in guisa tale, che stando uno in uno delli quattro cantoni sente quello, che altri discorre ne gli altri angoli benché parli in segreto. E’ arricchito di giardini dilitiosissimi, e nobilissime fontane, & in somma così sontuoso qual esser può ogn’altro d’Italia. Il giorno dietro partì Sua Maestà da Caprarola accompagnata, e servita da tutto il corteggio. Don Paolo Giordano Orsino Duca di Bracciano, e la Duchessa moglie di lui, con quattro carrozze a sei piene di nobiltà, e 200 corazze portatisi a riverirla, come fecero ad Oriolo Terra delle sue giurisdittioni; Doppo il complimento s’avvanzarono alla volta di Bracciano per esser a servirla in quel bel Palazzo. La Regina trovò al suo arrivo spallierate per tutto numerose Soldatesche, che fecero i dovuti saluti con loro mos