Pagina:Historia della Sacra Real Maestà di Christina Alessandra Regina di Svetia.pdf/268

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sei proprie, tutte sontuose con li cocchieri e gran numero di Palafrenieri tutti vestiti di livrea simile a’ paggi, & a trombetti. Marchiava avanti a quella de’ Signori Legati una carrozza con i loro Maestri di camera, e ne veniva dietro un’altra ripiena di nobilissimi Prelati, secondate poi da trenta altre a sei tutte ricche, e superbe di Principi, Cavalieri, Prelati, titolati, e Gentilhuomini con altre 20 a quattro. All’Hosteria della Storta, otto miglia lontano, si ritrovò Don Antonio della Cueva Cavallerizzo maggiore di Sua Maestà, accompagnato da molti Gentilhuomini con le carrozze della Regina. Complì egli con li Signori Legati, quali entrarono nella carrozza di Sua Maestà fatta all’uso di Alemagna, coperta di veluto cremesino frangiato d’oro, e con questa gionsero all’Olgiata, un miglio più oltre della Storta: nell’ingresso della porta a piedi della scala scese la Regina, e con amirata cortesia, e benignità accolse i Legati con tanta loro honorevolezza, che ben si può dire esser stato questo un vero argomento della Pietà, e veneratione di lei verso il Vicario di Christo, la Santa Sede, & il Sacro Collegio Apostolico; nel mezo de’ medesimi Legati salì essa alle sue stanze, e qui i Legati complirono con lei a nome di Sua Santità, conforme alle loro instruttioni. Fu da Sua Maestà gradito l’officio, con i dovuti termini di stima, e riverenza verso Sua Beatitudine col dichiararsi ella supremamente obligata al Pontefice per tanti honori, che gli faceva. L’hora era assai tarda, e perciò senza divertire in