Pagina:Historia della Sacra Real Maestà di Christina Alessandra Regina di Svetia.pdf/289

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trovò su la porta del rastello di quella fortezza, alla testa di cento moschettieri in ordinanza, ch’occupavano tutti li ponti levatori sin alla porta del Castello, tenendo sulla mano sinistra quattro passi adietro il Capitan Decio Laurentini armato di corsaletto, e picca, & alla destra il Capitan Rutilio Ferraccioli Aiutante della Piazza. La militia del Pressidio armava tutta la muraglia con le bandiere spiegate. Nel passare che fece la Regina, fu dalla solita loggia del Castello sentita prima una grata armonia di Pifari, e tromboni, che fu poi secondata dal saluto di tutta la moschettaria, accompagnata immediatamente dal tuono di cento cinquanta mortaletti, e di 60 pezzi d’artiglieria. Nel più alto del torrione, o sia maschio, si vedevano appese le armi di Sua Santità, e della Regina. Ivi pure stavano preparati raggi infiniti, per una girandola più del doppio copiosa, con fuochi artificiati, i quali nel principio della notte giocaron poi con mirabile effetto, restando le imprese, e le armi illuminate con ogni maggior vaghezza. Sopra la Piazza di San Pietro di qua, e di là della Guglia eran schierati due battaglioni di mille fanti l’uno, con due altri squadroni alli medesimi lati di corazze. All’incontro della medesima Piazza vicino alla fontana, era squadronata la compagnia franca d’Alemani del medesimo Conte Vidman nel mezo a due squadroni di carabini. In testa delle sudette soldatesche si trovò similmente a cavallo con diverse sue camerate il detto Conte