Pagina:Historia della Sacra Real Maestà di Christina Alessandra Regina di Svetia.pdf/311

Da Wikisource.

suo palazzo, dove dalle Monache gli furono mandati a donare, oltre la detta collatione molte altre galantarie con una cassettina di raso incarnato ricamato d’oro, in cui era una reliquia di Santa Christina, & un stinco di San Romano, con ornamenti di picciole statue d’argento; una reliquia di San Nicolò da Bari legata in christallo di montagna alta un palmo con sei ampolle della manna dello stesso Santo tutte riccamate d’argento; due cuscinetti di broccato d’odore, con sei misure del Santissimo Padre San Domenico, due scattole di manteche isquisite riccamate, con diversi fiori d’ambra, e di seta. Il tutto fu sommamente gradito da Sua Maestà, come una dimostrazione della generosa osservanza di quelle Dame verso la sua persona. Si compiacque pur anche di dare una vista al Convento delle Monache di San Sisto dell’Ordine nobilissimo di San Domenico situato nel Quirinale a Monte Magnanapoli, di nobiltà, e di bellezza uguale all’altro ivi contiguo di Santa Catarina da Siena dell’Ordine istesso. Vi entrò Sua Maestà accompagnata da Monsignor Torregiani, dal Padre Generale, dal Padre Procuratore, e dal Padre Confessore di Sua Maestà tutti Domenicani. La Madre Suor Raimonda Colonna assistita da tutte le altre Monache la ricevé alla porta, e la servì per tutto il Convento, e giardino. Restò ella sodisfattissima della bellezza, e pulitezza di quelle fabriche, e della vaghezza del sito. Era apparecchiata una tavola di