Pagina:Historia della Sacra Real Maestà di Christina Alessandra Regina di Svetia.pdf/317

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termini in quattro pilastri, & in altri quattro le Sibille, e le Muse, che con vaticinij, e con versi, alludevano a Sua Maestà, Salì poscia ella alla stanza della Portaria dove era apparecchiato il trono, e qui fu riverita dal Padre Lodovico Bompiani Rettore di detta Università, con oratione latina. Tornata fuori nel Cortile, girò per tutte le Scuole, in ciascuna delle quali fu salutata da uno de scolari più riguardevoli della medesima, con un breve Epigramma. Doppo rientrata nella sodetta stanza della Portaria gli fu dato raguaglio del contenuto di quell’apparato, e letti i nomi di quelle Principesse illustri dal Padre Rho Provinciale. Calò di là nella Chiesa dove ascoltò un motetto in buona musica, e poscia se ne partì. Fu molto curioso, e celebre questo virtuoso apparato, e però grandissimo il concorso di persone a vederlo, & ammirarlo. Il primo di Febraro si trasferì la Regina al Collegio Urbano de Propaganda Fide. Il Cardinal Capponi come Vice Prefetto di quella Congregatione si trovò in assenza del Cardinal Antonio Barberino, che n’è Prefetto, a ricevervi Sua Maestà. Fu condotta primieramente in quella Stamperia copiosa di ventidue Idiomi, ove vide stamparsi in un subito alcuni fogli in otto linguaggi, ne quali eran le seguenti parole. Eternum Christina vivat. Eran questi Idiomi Latino, Greco, Siriaco, Arabo, Gebraico, Caldeo, Cofto, & Armeno. Passò doppo nella Sala grande,