Pagina:Historia della Sacra Real Maestà di Christina Alessandra Regina di Svetia.pdf/330

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raddolcì le amarezze instillategli dal primo. Doppo questo fu dato a Sua Maestà una gentilissima collatione, la quale fu secondata dal regalo di sette baccili di varie galanterie, mandatigli a casa, che dalla somma benignità di lei furono gratiosamente gradite. Il giorno 15 di Febraro si trasferì poi Sua Maestà come sopra modo curiosa di vedere le cose più riguardevoli di quella gran Città di Roma, a dar un’occhiata alla Vigna del Principe Don Camillo Panfilio chiamato di Belrespiro vicino a San Pancratio. Qui si trovò lo stesso Principe accompagnato da Monsignor Torreggiani, e molti Cavalieri titolati camerate di Sua Eccellenza, che la servì per tutto il giardino, & appartamenti del palazzo, porgendo alle mani di lei una molletta, o sia bastone tutto rimesso a oro, e intrecciato di pietre pretiose. Doppo haver Sua Maestà, con sommo godimento, accompagnata dallo stesso Principe, che mai permise, che stesse scoperto; passeggiato tutto il giardino, che si può numerare tra i più belli, e vaghi di Roma, fatto fabricare dal medesimo Principe, con disegno, e spesa immensa, entrò nel palazzo tutto addobbato delli più pretiosi arredi, che possino dar lustro, e magnificenza ad una habitazione, ove trovossi preparata una regia collatione di canditi, e confetture delle più isquisite. Si fermò qui qualche tempo, il Principe la servì di coppa, & il Duca di Ceri gli diede la salvietta: osservando poscia le pitture, che vi sono in quantità, e sommo grado eccellenti, si compiacque tra le altre di una