Pagina:Historia della Sacra Real Maestà di Christina Alessandra Regina di Svetia.pdf/334

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soggettate al proprio imperio. Sparita la machina, uscirono da i lati della scena maritima otto Dame della sopradetta Principessa superbamente abbigliate con torcie accese in mano, e fecero un balletto a meraviglia bello, che tra la instabilità de’ suoi moti stabiliva gli amori, e con misura di brevi distanze assicurava i moti delle volontà. Doppo questo ritornò la stanza apparata come prima, e Sua Maestà ne restò sodisfatta, a segno che si dichiarò publicamente di non haver goduto in Roma cosa di sua maggior sodisfattione. Le parole di questa compositione furono parti dell’ingegno del medesimo Principe Don Camillo, il quale diede in oltre a Sua Maestà una canzone composta da lui sopra la renuncia fatta dalla Regina de’ suoi Regni; il qual componimento fu da lei commendato al maggior segno, celebrando il Principe per soggetto virtuoso, e degno d’ogni lode, & applauso. In tutte queste attioni si trovarono sempre presso alla Principessa di Rossano molte Principesse, e Dame, e diversi Principi, e Cavalieri parenti, e Titolati camerate del Principe, il quale ogni giorno si mutò di habiti superbissimi con bizzarre, e nuove inventioni. Il medesimo fece la Principessa accompagnandosi sempre tra loro le gioie di concerto di inestimabile valore. Questa Principessa con la sua prudenza, e con i suoi tratti spiritosi, e grandi, fece conoscere, che ella non è meno illustre, e generosa d’animo di quello, che è di nobiltà di sangue, essendo nipote di