Pagina:Historia della Sacra Real Maestà di Christina Alessandra Regina di Svetia.pdf/343

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colore con riccami ricchissimi, & assai bizarri rappresentanti lucidissime perle, cimieri di penne così ampli, e pomposi, che non si sa come tra l’ondeggiamento dell’aria potessero sostenere in capo una machina sì spatiosa, e grave, che a ciascuno di loro costava più di ducento scudi di penne. Precedevano otto Trombetti, e cento e venti Palafrenieri tutti vestiti con divisa riccamata di argento sopra il turchino, e con alte pennacchiere in testa pur turchine, e bianche, portando ciascun di loro una gran torcia accesa in mano, che maggiormente accresceva lustro, e splendore, marchiando tutti in ben regolata ordinanza. Doppo gli dodici Cavalieri veniva in fine un bellissimo carro di vaghissimo disegno, era pur di color turchino, & argento tutto adorno di figure, e divise con industrioso artificio di basso rilievo. Con la sua altezza si ergeva questa mole sino al palco della Regina, e veniva tirato da tre musici in habito di Dee, rappresentanti le tre Gratie. Era egli mosso occultamente, e con somma agilità da chi vi stava nascoso. Vi sedeva sopra in maestoso sembiante Roma festiva, la quale bramosa di palesare la sua gioia per la venuta di sì gran Principessa, mostrò di haver assonte le sembianze, & habito di Amore, già che essendo questi l’anima dell’Universo, elesse per immutabile suo trono il cuore di lei, come Città capo del Mondo. Questo carro gionto in faccia della Regina, arrestò il suo corso, e le tre Gratie, che fingevano di tirarlo,