Pagina:Historia della Sacra Real Maestà di Christina Alessandra Regina di Svetia.pdf/348

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mente altre tanto del mirabile, quanto del dilettevole, si ridussero tutti in fila con le spade alla mano avanti alla Regina. Uscì allora dal lato sinistro un altro gran carro, tutto dorato, e fregiato di varij ornamenti, rappresentanti quello del Sole, sopra di cui fiammeggiava sedendo un musico in habito di Febo. Era egli assistito dalle quattro Stagioni dell’Anno con 24 Donzelle attorno di corteggio, che simboleggiavano le hore; il detto carro era tirato da quattro cavalli veri morelli al paro benissimo bardati d’oro. Fermatosi questo in faccia della Regina, richiamò alla pace le schiere nemiche, e doppo haver cantati alcuni versi per esprimere i dovuti sentimenti di Roma verso la riverita Christina di Svetia, s’unirono insieme gli Cavalieri, e le Amazzoni a tre a tre, preceduti da tutto il loro corteggio, e seguitati dalle machine, passando avanti alla Regina, si ritirarono a’ loro quartieri, terminandosi in tal modo la festa, doppo la quale il Principe diede una lautissima collatione di pretiose confetture alle Dame. La Regina terminò poi le ricreationi del Carnevale col sentire nel Palazzo Mazarino al Quirinale una Rappresentatione in lingua Francese, intitolata l’Eraclio opera di Cornelio celebre Poeta della Francia, gli ne fu fatto l’invito dal Signor di Lionne Ambasciatore del Re Christianissimo a’ Principi d’Italia, che trovavasi allora in Roma per li affari di S. Maestà Christianissima. Questo ministro in tutti i maneggi