Pagina:Historia della Sacra Real Maestà di Christina Alessandra Regina di Svetia.pdf/353

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catore insigne; nel terzo adempì egregiamente le sue parti il Padre Luigi Spinola; nel quarto fece spiccare il suo erudito zelo il Padre Nicolò Zucchi tutti tre Giesuiti; nel quinto il Padre Spinelli Celestino diede un gran saggio di sé medesimo; nel sesto il Padre Don Carlo di Palma Teatino acquistò al proprio valore i ben meritati applausi.

Ma eccoci a gli ultimi periodi di questi racconti. La sincerità della mia penna che non può, ne sa tessere historia verdadiera al glorioso nome di Christina la Grande, senza i veri caratteri d’un perpetuo Panegirico; conchiude, che sì come è indubitato, che questa gran Principessa merita per mille riguardi ogni maggior ossequio di corrispondenza verso i sublimi suoi genii, e talenti, così può sperarsi, che il fortunato clima di Roma, epilogo delle felicità celesti, & humane sia per meritar la ben avventurata sorte di goderla, e servirla lungamente. Certo è, che se questa Regina con le doti incomparabili dell’animo suo, e con le franche risolutioni del suo cuore, può come Sole fra le Stelle giustamente vantarsi di spiccar per unica nel Mondo; così Roma la sacra, la grande, e la maestosa Fenice fra tutte le Metropoli della Christianità, può pretendere di porgere felice, lungo, & adequato ricetto alle gloriose fortune di Sua Maestà.

IL FINE.