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22 Historia della Regina di Suetia.

qual sentivasi impatiente di star senza professar la Religione Cattolica, né poteva per ragione insuperabile professarla occultamente.

Doppo haver con li sopradetti Padri lungamente [Tratta occultamente, come fui, e di disparte della sua risolutione al Papa] discussi i mezi più adattati alla consecutione de suoi intenti, determinò di far sapere al Sommo Pontefice questa risolutione, & inviarli con sue lettere il Padre Casati sopranarrato, il quale dovesse anche minutamente informarsi di quant’era necessario per fermar poi la sua dimora in Roma, come all’hora disegnava di fare, stimando che la detta Città fosse la stanza più propria per il suo soggiorno, non tanto per riputatione della sua persona, quanto perché mantenendosi in essa nel posto d’indipendente da qualsivoglia altro Potentato della Christianità, havrebbe potuto impiegar i suoi talenti nel servitio di Dio, e di Santa Chiesa, con interporsi in molti affari della Christianità, per li quali non mancava certo al di lei spirito ogni maggiore habilità.

Mandò dunque il Padre nel mese di Maggio dell’anno stesso a Roma; ma si tralasciò per all’hora di far motivo alcuno al Papa, perché non potevasi venir così presto alla rinuntia del Regno, & in tanto non si haveva sentor alcuno delle risolutioni, con le quali la Santità d’Innocentio havesse assistito al negotio. Il Padre Malines restò però in Svetia trattenuto dalla Regina, mentre che Sua Maestà andava disponendo, & ordinando le cose in modo, che da gli Stati di Svetia fosse ammessa la rinuncia del Regno al Prencipe