Pagina:Historia della Sacra Real Maestà di Christina Alessandra Regina di Svetia.pdf/81

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Libro Secondo. 43

Il Landgravio d’Hassia alli 30. di Luglio gli fece un lautissimo[E convitata fuori del Landgravio d’Hassia] convito fuori della Città in una casa di campagna chiamata Vanspek. Vi furono invitati anche tutti que’ Principi, ch’erano in Hambourg, e si stette allegramente. Doppo la cena ritornò la Regina in Hambourg essendogli stata aperta la porta d’ordine del Senato, in guardia della quale sinche fù entrata, stettero i principali Cittadini, e quivi trovato all’ordine quanto occorreva, per il suo viaggio, senza dir a Dio ad alcuni mentre voleva andarsene più incognita, che mai, partì[Parte all’improviso di Hambourg.] doppo la meza notte, accompagnata dal Conte di Stemberg, dal Signor Volf Gentilhuomo della camera, e da tre aiutanti con haver ripigliati di nuovo i vestiti da huomo.

Rimandò in Svetia il Senator Soop, el Conte di Donoau; la moglie del Conte di Stemberg, e gli altri restarono nella città con ordine di seguirla il giorno appresso, e trovarsi a tempo determinato in Amsterdam, col prender ogn’uno quella strada, che più gli venisse in acconcio, e ciò fù fatto perche in que’ tempi i passi non eran sicuri, per l’armi prese dalla Città di Bremme ad effetto di scacciare gli Svezzesi dalle Terre, ch’havevano occupate, e possedevano in quel circolo.

Pretendeva quel Senato, che dette Piazze, come membri della sua giurisditione fossero ingiustamente tenute dalla Corona di Svetia. Negavano gli Svezzesi di cederle, adducendo esser bene nella Provincia chiamata di Bremme; ma non della Diocese di quella