Pagina:Hoffmann - Racconti I, Milano, 1835.djvu/77

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Appena Crespel fu partito io pregai il professore di dirmi, quai rapporti avesse il consigliere coi violini, e principalmente con Antonia.

Ah! disse il professore, il consigliere è un uomo affatto singolare, ed egli fa dei violini in un modo egualmente pazzo che quello con cui fa tutto il resto.

— Egli fa dei violini? dimandai tutto sorpreso.

— Sì, riprese il professore, Crespel forma al dire dei conoscitori i migliori violini che si conoscano da molti anni. Altre volte quando aveva fatto un buon istrumento, permetteva ai suoi amici di servirsene, ma da qualche tempo non è più così. Appena Crespel ha compito un violino, lo suona egli stesso un’ora o due con una potenza ammirabile e con un’espressione trionfale, poi lo attacca vicino agli altri senza toccarlo mai e senza permettere che altri lo tocchi. Quando un violino d’un antico maestro si trova in vendita, Crespel lo compera a qualunque prezzo si voglia venderlo. Ma esso li tratta a presso a poco come i violini che fa egli stesso; li suona una volta sola, poi gli smonta per esaminarne la struttura