Pagina:Hymnus in Romam.djvu/119

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NOTE


Pag. 33 - Simbolo dell’ancora che è pur croce. Da Le Catacombe romane di Orazio Marucchi, pag. 442.


Pag. 33, v. 12 - Favisae (ha Festo, pag. 62 Th.) è un luogo intorno ai templi, con acqua. V’è chi crede che nel Campidoglio fossero favisae simili a celle e cisterne, dove si solevano riporre gli oggetti del tempio, che per la gran vecchiaia non servivano più.


Pag. 35 - Testa di Cristo nel battistero del Cimitero di S. Ponziano (VI o VII secolo). Dalla riproduzione a colore di G. Wilpert, Le pitture delle Catacombe romane, Roma, 1903, II, tav. 257. Cfr. T. Roller, Le Catacombes de Rome, II, 341-45.


Pag. 36 - Su questa condanna di Roma pronunziata da Totila, vedi Gregorovius, Roma nel M. E., I, pag. 306, e sue fonti pag. 309.


Pag. 39 - Statua del Museo Capitolino scoperta nel 1743 nella villa Adriana di Tivoli. Si crede comunemente che rappresenti Flora, ma senza sicuro fondamento scientifico. È una leggiadrissima figura panneggiata derivante da un originale di età prassitelica.


Pag. 41 - Bassorilievo rappresentante la dea Tellus fra due divinità, dell’aria e dell’acqua. Ricorda la preghiera del Carmen saeculare (v. 29 sgg.): «La Tellus abbondevole di frutti e bestiame dia corone di spighe a Cerere. Nutriscano i suoi parti l’acqua salubre e l’aria divina (Iovis aurae)». Il bassorilievo ornava il muro di cinta dell’ara Pacis Augustae votata dal Senato romano l’a. 13 av. Cr., dopo la pacificazione della Siria, della Spagna e della Gallia, e dedicata quattro anni dopo. Si conserva ora nella Galleria degli Uffizi a Firenze.

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