Pagina:I Duelli Mortali Del Secolo XIX, Battistelli, 1899.djvu/247

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nio; era buono, era mite, era colto, ottimo tiratore di scherma; rimase ucciso da chi forse era meno abile di lui. L’ora fatale era giunta pel povero Mayer, compianto da tutti coloro che lo conoscevano.

E la sua disgraziata fine commosse talmente, che non solo se ne intese la eco dolorosa in Senato, ma anche nella Camera dei deputati di Francia.

Il 25 giugno, il ministro della guerra, Freycinet, rispondendo all’interrogazione di Dreyfus, relativa alle sfide dirette contro gli ufficiali israeliti dal giornale la Libre parole, dichiara che il fatale esito del duello fra il marchese Morès ed il capitano Mayer, lo impressionò vivamente. Soggiunge «io non conosco nell’esercito che spade francesi»1.

«Rimprovera gli attacchi di certa stampa, che commette un crimine contro la patria.

Suplica gli ufficiali di mantenersi calmi, al disopra delle ingiurie. Essi hanno per loro le Camere, il governo ed il paese. (Applausi ripetuti).

Cassagnac, bonapartista, avendo tentato di interrompere, provoca delle energiche proteste da tutte le sinistre.

Cuneo D’Ornano trasforma la sua interrogazione in interpellanza, per chiedere che gli ufficiali israeliti non sieno maggiormente protetti di quelli appartenenti ad altre religioni. (Mormorii).

Le sinistre, unanimi, addottano, senza scrutinio, l’ordine del giorno approvante le dichiarazioni del governo.»

Il De Morès venne arrestato dal capo della polizia Goron e, dopo un breve interrogatorio, fu chiuso nelle carceri di Mazas. Non oppose alcuna resistenza e si mostrò spiacente del fatale esito del duello; disse, però, che anche da parte del Mayer la partita si era messa sul serio, giacchè la mira del suo avversario, era quella di colpirlo al ventre.

Il De Morès fu processato in virtù dell’ultimo para-

  1. Allude alla frase del Drumond, da lui usata nel rispendere alle sfide inviategli da alcuni ufficiali israeliti: «per ogni spada ebrea vi sarà una spada francese pronta a rispondere».