Pagina:I Nibelunghi, Hoepli, 1889, I.djvu/229

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158 I Nibelunghi

265Seco andarne dovean. Mille guerrieri
De’ Nibelunghi de la terra aggiunti
Furon pur anco; ed al vïaggio tutti
S’apprestâr, chè fûr visti in su le arene
Cavalcando partir. Menaron seco
270Ottanta donne e sei, cento pur anco
Fanciulle, di cui molto era avvenente
La persona leggiadra. Ecco, indugiârsi
Non molto tempo ancor, ch’elli partirne
Volean; ma quelli che restâr, deh! quanto
275Feron principio al lagrimar! Lasciava
La patria terra l’inclita fanciulla
In nobile costume, e tutti intanto
Gli amici suoi più prossimi baciava,
Quanti a sè accanto ella trovò. Sen vennero
280Con onesti commiati al mar su l’onde,
Ma la fanciulla non tornò più mai
De’ suoi padri alla terra! — Ecco, s’udivano
Lungo l’andar vari concenti; egli ebbero
D’ogni sorta sollazzi. Al lor vïaggio
285Vento di mar si aggiunse amico, ed elli
Dalla sponda partîr con molta gioia.