Pagina:I promessi sposi (1825) II.djvu/132

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sacca, frulloni, crusca, farina, pasta, tutto sossopra.”

“E i micheletti?”

“I micheletti avevano la casa del vicario da guardare: non si può mica cantare e portar la croce. Fu un batter d’occhio, vi dico: piglia piglia; tutto ciò che v’era da godere fu portato via. E poi torna in campo quel bell’avviamento di ieri, di strascinare il resto in sulla piazza, e di fare un falò. E già cominciavano, i manigoldi, a tirar fuori roba; quando uno più manigoldo degli altri, dite un po’ che bella proposta mise in campo.”

“Che?”

“Che? di fare un mucchio di tutto nella bottega, e di dare il fuoco al mucchio e alla casa insieme. Detto fatto....

“V’han dato fuoco?”

“Aspettate. Un galantuomo del vicinato ebbe una inspirazione del cielo. Corse su nelle stanze, cercò d’un Crocifisso, lo trovò, lo appese all’archetto d’una finestra, tolse da capo d’un letto due candele benedette, le accese, e le collocò sul davanzale, a destra e a sinistra del Crocifisso. La gente guarda in su. In un Milano, bisogna dirla, v’è ancora del timor di Dio; tutti