Pagina:I promessi sposi (1825) III.djvu/177

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guida, soccorso, esempio, vittima volontaria; d’una calamità per tutti far per quest’uomo come una impresa, nominarla da lui, come una conquista o una scoperta.

Il protofisico Ludovico Settala, che non solo aveva veduta quella peste, ma ne era stato uno de’ più attivi e intrepidi e, quantunque allor giovanissimo, de’ più riputati curatori; e che ora, in gran sospetto di questa, stava all’erta e sulle informazioni, riferì, ai 20 d’ottobre, nel tribunale della sanità, come, nella terra di Chiuso (l’ultima del territorio di Lecco, a confine col bergamasco), era scoppiato indubitabilmente il contagio. Su di che, non fu presa risoluzione veruna, come si ritrae dal Ragguaglio del Tadino1.

Ed ecco sopraggiungere avvisi simiglianti, da Lecco e da Bellano. Il tribunale allora si risolvè e si contentò di spedire un commissario, che in via prendesse un medico a Como, e si portasse con lui a visitare i luoghi indicati. Ambidue, “o per ignoranza o per altro, si lasciarono persuadere da un vecchio et ignorante barbiero di Bellano, che quella sorte de mali non era Peste;2” ma, in qual-

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  2. Tadino, ivi.