Pagina:I promessi sposi (1825) III.djvu/351

Da Wikisource.

345

quella notte, Dio non gli avrebbe dunque potuto perdonare? E se non son morta, se sono stata liberata...

“E vostra madre, quella povera Agnese, che mi ha sempre voluto tanto bene, e che si struggeva tanto di vederci marito e moglie, non ve l’ha detto auch’ella che l’è una idea storta? Ella, che vi ha fatto capire la ragione anche delle altre volte, perchè, in certe cose, pensa più giusto di voi...

“Mia madre! volete che mia madre mi desse il parere di mancare a un voto! Ma, Renzo! voi non siete in voi.”

“Oh; volete ch’io ve la dica? Voi altre donne queste cose non le potete sapere. Il padre Cristoforo m’ha detto ch’io tornassi a da lui a contargli se vi avevo trovata. Vo: lo sentiremo lui: quel che dirà egli....”

“Sì, sì; andate da quel sant’uomo: ditegli, ch’io prego per lui, e che preghi per me, che ne ho di bisogno tanto tanto! Ma, per amor del cielo, per l’anima vostra, per l’anima mia, non tornate più qui, a farmi del male a..... tentarmi. Il padre Cristoforo, quegli saprà spiegarvi le cose, e farvi tornare in voi; egli vi farà a mettere il cuore in pace.”