Pagina:Iacopone da Todi – Le Laude, 1930 – BEIC 1854317.djvu/26

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— Col sozo laido peccato — me tenea col vergognare,
e diceame: — En esso stato — tu noi porrai confessare;
co porrai al prete spalare — così grande abominanza? —
— Meglio t’è d’aver vergogna — denante al preite mio,
che averla poi con doglia — al iudicar che farò io,
34che mostraraio el fatto tio — en cusi grande adunanza. —
— Ed io me rendo or pentuto — de la mia offensione,
ché non so stato aveduto — de la mia salvazione:
pregote Dio, mio patrone, — che de me aggi piatanza. —
— Poi ch’a me te sei renduto, — si te voglio recepire:
e questo patto sia statuto — che non degge piú fallire;
40ch’io non porria suffrire — cusi grande sconoscenza. —