Pagina:Iacopone da Todi – Le Laude, 1930 – BEIC 1854317.djvu/74

Da Wikisource.

O amor naturale, — nutrito en scienza,
simile en apparenza — a lo spirituale:
descernese a la prova, — ché vien men la potenza
patere omne encrescenza, — tranquillo en omne male;
non ha penne né ale — che voli en tanta altura:
32 remanse en afrantura — ne la sua enfermetate.
Amore spiritale, — poi ch’è spirato en core,
’n estante spira amore — en alto trasformato;
amore trasformato — è de tanto valore,
che dá sé en possessore — a quello c’ ha enamato;
se’l trova desformato, — vencelo per vertute,
38 enclina sue valute — ad trattabilitate.
Se altura non abassa, — non può participare
e sé comunicare — a l’infimo gradone;
avaro entennemento — fa lo ben deguastare
e deturpa l’amare — e sconcia la magione:
veggiolo per ragione, — e Dio si’l n’ha mostrato
44 quando s’è umiliato — a prender umanetate.
Vertute se non passa — per longa esperienza,
non può aver sua valenza — a fine solidato:
omo nuovo ne l’arte — a pratecar scienza,
grande è la differenza — fra ’l cuito e l’operato:
fo breve lo pensato — e longa operazione;
50 perseverazione — viene a la summitate.
Scienzia acquisita — assai può contemplare,
non può l’affetto trare — ad essere ordenato;
scienzia enfusa, — poi che n’hai a gustare,
tutto te fa enfiammare — ad essere enamorato:
con Dio te fa ordenato — el prossimo edificando
56 e te vilificando — ad tenerte en veritate.
Potere, senno e bontate — en uguale staterá
de trenetate vera — porta figuramento;
potere senza senno — fa deguastar la schiera,
andar senza lumiera — va en precipitamento:
de un reo comenzamento — molto male ne sale,
62 e lo pentir non vale — poi che gl’ mal son scontrati.