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dell’esposizioue e gli sforzi generosi del De Gubernatis. Poi sulla natural curiosità trionfò la tradizionale apatia dei fiorentini e il loro amaro scetticismo per cui d’ogni cosa bella essi sono fatalmente trascinati a cogliere il lato manchevole o ridicolo.

Io scrivevo, il 4 maggio 1890: «Parliamo della esposizione, di questo glorioso avvenimento dovuto all’intelletto gentile e al forte volere di Angelo De Gubernatis. Ecco un uomo dinanzi al quale piego il capo



    Parecchie industrie saranno messe in opera nell’Esposizione stessa, ove la vendita degli oggetti sarà fatta da donne di varie provincie italiane possibilmente nel loro costume pittoresco.
    Una serie di feste aprirà l’Esposizione; tra queste un elegante «Calendimaggio» e parecchi quadri viventi rappresentanti scene della Vita Nuova, con intermezzi musicali.
    Il 9 giugno, sesto centenario della morte di Beatrice, si terrà un’accademia letteraria e musicale in onore di Beatrice alla quale potranno concorrere uomini e donne, italiani e stranieri.
    Terminata l’accademia si proclameranno i nomi delle espositrici premiate e delle vincitrici delle gare.
    I premi saranno medaglie in oro, in argento e in bronzo, recanti da un lato l’effige di Beatrice, dall’altro i nomi delle espositrici premiate. Vi saranno pure i premi in denaro che porteranno il nome del personaggio o dell’istituzione che avrà assegnato il premio.
    La mostra sarà sistribuita nelle seguenti otto sezioni: 1. Pittura, miniature; disegni ed arazzi. 2. Scultura ed incisione. 3. Letteratura. 4. Lavori d’ago e di ricamo. 5. Ornamenti da donna. 6. Didattica. 7. Igiene domestica. 8. Industrie diverse.
    Una tribuna speciale raccoglierà libri, stampe, dipinti, miniature varie, ricordi riferentisi in alcun modo a Beatrice, e si chiamerà tribuna Beatrice. A questa tribuna possono concorrere gli stranieri come gli italiani e gli uomini come le donne.
    Seguono altre modalità, prescrizioni ecc.