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Luigi Del Moro, Niccolò Barabino, Gabriele Castagnola, Telemaco Signorini e altri artisti. Che nuovi orizzonti si schiusero alla mia fantasia!

Tutto quanto il Borrani mi aveva fatto intravedere e presentire, io vidi distintamente e sentii. Vidi le severe cattedrali gotiche slanciare nel cielo le guglie acuminate, le pure Madonne chine sul Bambino in atto di adorazione. Vidi i meravigliosi interni delle chiese fiorentine ov’è sì dolce ricordare e pregare, vidi poggi, vallate, laghi scintillanti al sole, montagne severe, delle vette nevose: vidi le onde furiose del mare frangersi contro la scogliera e tutto questo a traverso la parola calda e vibrante di quei valenti.

A Niccolò Barabino non sfuggì il pallido viso intento della giovinetta che pendeva dalle mie labbra ... e in una tepida sera d’aprile, in quella memore Piazza San Marco ove tante antiche e gentili storie d’amore si svolsero, egli ingannato dall’espressione pensosa del mio volto e dalla mia statura slanciata, mi chiese se mi sarebbe piaciuto di diventare la compagna d’un artista, la sua compagna.

Da prima non seppi che rispondere, tanto mi sentii commossa e vergognosa. Poi gli dissi balbettando che mi ci mancava un mese a finir quattordici anni, e che ...

Egli scattò come sotto la pressione d'una molla.

— Quattordici anni! — ripetè. — Troppo pochi per camminare insieme, nella vita. Oh, cara piccina, perdoni la mia leggerezza e ... non ci pensi più! — Trovò il modo di stringermi affettuosamente la mano e nelle sere consecutive evitò di starmi vicino e di rivolgermi troppo direttamente la parola. Ma io sen-