Pagina:Il Buddha, Confucio e Lao-Tse.djvu/366

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parte seconda 291

minciossi a separare l’Etere dalla Materia, in due distinti Yi, che furono chiamati «i due Principii» o «le due forze iniziali». Queste due prime divisioni, nell’ordine fisico delle forze della natura diventano lo Yin e lo Yang; i quali incominciarono le loro operazioni, facendo dapprima i «cinque elementi», co’ quali produssero, formando e trasformando, tutte le cose dell’universo. — Lo Yin è madre dello Yang, e questo a sua volta è padre dello Yin; entrambi formano un ente ermafrodito, a cui fu dato anche il nome di Shang-ti. — Tutti i fenomeni, tanto nel mondo organico, quanto nell’inorganico, ne’ quali consiste la vita universale, si fanno manifesti per via di «tramutazioni».1 Lo Yin e lo Yang pigliano per questo mezzo forma visibile, dando origine a ogni specie e modo di essere, e a ogni suo fenomeno. La parola «creazione» è perciò sconosciuta; in quanto che il Thai-ki, l’ermafrodito Shang-ti, il Caos, la Materia sono eterni. Le operazioni dello Yin e dello Yang si esprimono sempre con parole che valgono «produrre per trasformazione», hua-shèng, o «formare e trasformare», tsao-hoa; laonde in un libro cinese, il Cielo o Thien è chiamato il «Gran vasaio», perchè «foggia le cose appunto come il vasaio, che modella la medesima creta in forme svariate».

Lo Yin e lo Yang vennero poi personificati in un altro essere ermafrodito, chiamato Phan-ku, da cui in-


    I re della dinastia de’ Thsin sacrificarono al Thai-yi, che era tenuto il più onorevole de’ genii celesti; e i Cinque Imperatori, Wu-ti, erano riguardati come ministri di lui. Nell’antichità l’imperatore usava offrire in sacrificio, una volta ogni tre anni, un bove, al Cielo, alla Terra e al Thai-yi». (Jih-cih-lu, lib. xxx, f. 20 e segg.).

  1. Conf. Khang-hsi-tse-tien, clas. 72, f. 7, v.