Pagina:Il Buddha, Confucio e Lao-Tse.djvu/374

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parte seconda 299

acque, che circa tremila anni innanzi avevano sommerso il paese:1 e come il grande Yu volle mettere un riparo a quel disordine della natura,2 così Confucio si credè destinato a ristabilire l’ordine morale nella società. Ora, quando questo filosofo venne al mondo, il reame di Ceu, notabilmente diminuito, non comprendeva che una piccola estensione di terra, che oggi sarebbe presso a poco la parte nord-ovest della provincia dell’Ho-nan. Gli Stati d’intorno erano in numero di venti; e tra questi era il reame di Lu, che occupava una parte di quella che oggi chiamasi provincia di Shan-tung. Fu appunto in un villaggio di questo reame, la cui città principale3 era capitale della Cina al tempo degl’imperatori Shên-nung e Shao-hao (3000 av. C.),4 che nacque il Filosofo, del quale ora dobbiamo occuparci.

§ 2. — Per scrivere di quest’uomo straordinario, come richiederebbe l’importanza dell’opera da lui compiuta, la fondazione cioè della civiltà mongola, non basterebbe l’intero volume che noi abbiamo consacrato alle credenze religiose e filosofiche dell’Asia orientale. Laonde non ci sarà fatto carico, se ci terremo a esporre le cose principali e caratteristiche, tanto da non uscire dai limiti stabiliti dall’indole generale del nostro lavoro. Nel narrare la vita del Filosofo cinese saremo dunque brevi; e ci basterà di rimandare alle fonti, o a quegli autori europei, che hanno di lui più ampli ragguagli. Ora, le fonti, da cui hanno attinto ì Cinesi e gli Europei, sono in


  1. Mêng-tse, iii, ii, ix, 11.
  2. Vedi a pag. 261.
  3. Lu-Chêng, odierna Khiu-fu hsien nel circondario di Yen ceu-fu, provincia di Shan-tung.
  4. Vedi a pag. 294.