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Pagina:Il Buddha, Confucio e Lao-Tse.djvu/67

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lxii introduzione

letto hanno su quelli della loro schiatta non convertiti?»1

Ma è tempo oramai di lasciare queste considerazioni generali, e di farsi più addentro nella conoscenza delle dottrine dei nostri tre filosofi. Nel trattare più estesamente de’ vari sistemi di religione e di filosofia, de’ quali abbiamo ora cercato in brevi parole far conoscere l’indole, ci atterremo soltanto alla narrazione della vita: e delle leggende de’ tre savii più volte menzionati, e alla esposizione storica dello svolgimento delle loro dottrine, e del tramutarsi e corrompersi di quelle; e ci asterremo da ogni confronto con le religioni e le filosofie d’altra parte dell’Asia, o del mondo Occidentale. Lasceremo da parte le ipotesi e le ricerche che per la loro profondità richieggono cognizioni superiori alle nostre. Lasceremo ad altri il rintracciare, per esempio, se veramente la civiltà buddhica abbia, come alcuni credono, lasciate vestigia in America; e se siasi estesa, un tempo, nell’Europa settentrionale, fin nella Scandinavia, come altri pensano.2 Non entreremo nella questione, quale e


  1. H. Alabaster, The Modern Buddhist, p. 25-26, 29-39. — Il libro dell’Alabaster contiene gran parte della traduzione dello scritto Siamese di sopra citato.
  2. Per queste ricerche si potrà consultare: — G. Eichthal, Etude sur les Origines Buddhiques de la civilisation Américaine, Paris 1865. — A. Godron, Une mission bouddhiste en Amérique, au V siècle de l’ère chrétienne, Pa-