Pagina:Il Dio dei viventi.djvu/257

Da Wikisource.

— 251 —


Il Dottore esaminò l’ammalata con una rapidità che a Zebedeo parve indifferenza: e trovò che nonostante il polso freddo e lento essa aveva la febbre.

— Come t’inganni, asino, — gli diceva fra di sè Zebedeo: — essa ha perduto la ragione per il dolore, e tu per poco non dici che è semplicemente raffreddata.

E senza osare di rivelare tutto il suo terribile dubbio, che la moglie fosse impazzita, cercò di trasmetterlo al Dottore:

— Qui, Maria Caterina non è mai stata bene; fin dal primo giorno fu presa da una tristezza profonda, da un’inquietudine ingiustificata: abbiamo commesso una pazzia col farla uscire di casa, lei che non usciva mai, e procurarle queste pene mortali.

Il Dottore interrogava le donne, e la serva raccontò come la madre s’era davvero mortalmente inquietata in quegli ultimi giorni per le assenze e le disobbedienze di Bellia.

— Ma era già tanto turbata sin dalla mia ultima visita, — riprese Zebedeo irritan-