Pagina:Il Dio dei viventi.djvu/35

Da Wikisource.

— 29 —


— Ma allora avrebbe cercato di tenerlo lei, questo testamento.

— E chi ti dice che non l’abbia? — Voi sragionate. L’avrebbe tirato fuori subito.

— È vero, — approvò la moglie, che s’era animata ed anzi aveva un lieve brivido d’inquietudine.

— Non si sa mai il pensiero delle donne come quella, — riprese la vecchia. — Aspettiamo qualche giorno. Questo di certo posso dirti, che un testamento lui lo aveva fatto. E lo teneva sempre con sè: e, quando gli accadde la disgrazia, sabato scorso, ricordati, Zebedeo, io venni qui gridando; e tu sei accorso e lo hai tirato su, lo hai messo sul letto, mentre la serva correva a chiamare il dottore. Le vesti del povero Basilio le ho messe io, sulla sedia, e nessuno le ha più toccate finchè dopo qualche ora si guardò se aveva carte in tasca; e ne aveva sì, ma non quella.

Zebedeo ascoltava attento come se le cose che sentiva gli fossero nuove: aspettava il particolare che gl’indicasse come