Pagina:Il Lago Maggiore, Stresa e le Isole Borromee - Vol. 1.pdf/168

Da Wikisource.

— 149 —

al Sigonio, che limitavali a trenta1, e vi sia taluno, che li ristringa ancor più2. Tra le varie città poi governate da un Duca, Paolo Diacono ricorda anche l’Isola, che erroneamente egli chiama di S. Giuliano, in luogo di S. Giulio, che n’è il vero nome3. Però non trovandosi di questo Ducato altre memorie, che lo confermino, l’opinione più comune tra i nostri scrittori è quella, che ritiene, Novara aver dato il nome al Ducato, e solo perchè più forte e meglio difesa, essere stata preferita l’Isola a residenza temporanea del Duca. Di questa sentenza è il Bianchini (l. c. p. 31), il quale trova ora un appoggio nel Cronaco quì sotto citato.

Durarono in questo stato le cose de’ Longobardi un dieci anni, quando una circostanza imperiosa gli obbligò nuovamente a ricorrere all’elezione di un re. Era salito sul trono di Costantinopoli l’anno 582 Maurizio. Desiderando questi di liberare l’Italia dall’oppressione de’ Longobardi, ma privo di esercito pensò di servirsi dell’armi de’ Franchi e perciò in luogo di soldati spedì i suoi legati a Childeberto re di quella nazione colla somma di cinquanta mila scudi d’oro per indurlo a muover

    in Austrasia, sita ad oriente, in Neustria, sita all’occidente dell’Adda e di Trebbia, e in Tuscia sita a mezzodì, e stabilisce che ciascuna ne avesse dodici, e reca di molti anche il nome, che stima certo, accennando gli altri siccome incerti.

  1. Vedi il Sigonio, De regno Italiae, lib. 1, p. 22, dell’edizione di Milano, 1732, T. 2. — È probabile che egli abbia preso i triginta duces di Paolo Diacono (l. c.), quale numero complessivo: nel che fu seguito dal Bianchini (l. c.).
  2. Ventotto ne enumera la Cronaca Imaginis Mundi già citata alla pag. 1446. Benchè questo scrittore sia inetto, e per giunta assai tardo, nè vada esente da errori; tuttavia credo di qualche utilità il riferirne le parole per l’uso ch’altri potrebbe farne in questa materia. Mediolanum, Novaria, Vercellae, Taurinum, Cume (Como), Pergami, Brixia, Verona, Tridentum, Bozanum (Bolzano), Trivixia (Treviso), Venetia, quas adhuc ducatum tenet (!), Padua, Mantua, Cremona, Laude, quae tum dicebatur Palaz, Mutina, Regium, Vicetia, Parma, Ferraria, Placentia, Bobium, Dertona, Silvestria, quae postmodum dicta est Aquis (Acqui); Alba et Papia, Brixellae. Hae omnes civitates regebantur per duces.
  3. His diebus Agilulfus rex occidit Minulfum ducem de insula S. Iuliani, eo quod se superiori tempore Francorum ducibus tradidisset.