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chiesa non si può definire con precisione. La sola conghiettura, che può farsi con qualche fondamento, se realmente a quest'isola si dee riferire il brano della Vita de'Santi fratelli Giulio e Giuliano, che abbiamo recato di sopra alla pag. 131, è ch'essa non possa essere nè anteriore al secolo V, nè posteriore all'VIII. Ma non mancano forse indizii per venire ad una più precisa determinazione.

Da una carta dell'anno 998, della quale ci occuperemo più avanti, si rileva che quest'Isola si distingueva dalle altre col titolo di maggiore e che aveva un castello. Eccone le parole che si leggono presso il Giulini (P. II, p. 450): Item in loco et fundo, ubi dicatur Castro Insula, que nominatur maiore infra Laci Maiore.

Noi non sappiamo quando e da chi sia stato edificato questo castello. Si potrebbe però sospettare con molta probabilità che ne sesto secolo, al momento delle scorrerie dei Bergognoni e di altri barbari per queste contrade, delle quali abbiamo parlato nei capi XIX e XXII del libro precedente. È facile argomentare, che gli abitanti del continente e fors'anco quelli delle Isole più vicine, per isfuggire le costoro devastazioni e latrocinii riparassero in questa più discosta da terra ferma, e che colà vi erigessero alla propria difesa una piccola fortezza1.

    pag. 406) sulla fede del Buonvicino numera verso la fine del secolo XIII ben sessanta Chiese dedicate a questo Santo nella sola Diocesi di Milano. Non so quante, ma parecchie certo n'ebbe anche in quella di Novara. Di queste si fa menzione anche nella Vita di lui scritta da un canonico di S. Vittore d'Intra, Bernardino Lamberti, col titolo Memorie di S. Vittore martire rintracciate ed esposte ecc, Vercelli, 1783, in 8.^ p — Il martirio di questo Santo si vedeva in Stresa dipinto nella parete destra entrando nell'Oratorio della B. Vergine del Rosario detto degli Spasuti, ora distrutto.

  1. Non ignoro essere opinione più comune tra noi, che la moltiplicazione dei castelli intorno al Lago Maggiore e nelle regioni limitrofe si deva ripetere dalle incursioni degli Ungheri nel X secolo. Senza però negar ciò ritengo nondimeno probabilissima anche la su esposta sentenza, avuto riguardo altresì all'esempio dato loro dal Vescovo Onorato, dal quale ho dato un cenno più sopra. Ne mancano d'altronde memorie certe di castelli esistenti in questi dintorni all'epoca dei Carolingi, quale sarebbe