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Isola Inferiore: quest’ultima oggidì più comunemente Isola Bella. La prima e l'ultima di queste, unitamente ad una terza più piccola, presso Pallanza, a circa 40 metri di distanza dal continente, chiamata l’Isolino di S. Giovanni, sono dette anche Isole Borromee, perché sono proprietà di questa nobilissima famiglia. La medesima possiede anche i così detti Castelli di Canero, che sono due scogli a poca distanza dal paese, dal quale trassero il nome, e sui quali si eressero due castelli un tempo famosi, oggidì abbandonati e in rovina.

Altre due isole inoltre esistono nel nostro Lago alquanto più grandi di quella di S. Giovanni, quasi rimpetto al Ronco di Ascona e tra questa e Brissago. Erano anticamente chiamate Isole de’ Conigli dalla copia grande di questi animali ivi annidati. Sono state descritte dal Merula (lib. II cap. 15), come narra Macagno. Ora l’una di esse è chiamata Isola di S. Pancrazio ed è la maggiore, e l’altra Isola di S. Apollinare. Queste isole furono altra volta abitate dai Frati Umiliati che vi officiavano le Chiese, dalle quali ebbero il loro nome particolare, e vi coltivarono il terreno assai fertile, ma soggetto alle inondazioni. Soppressi questi, le Isole rimasero abbandonate e le chiese e case ivi resistenti vennero sempre più deperendo, oggidì sono pressochè diroccate. Esse appartengono di presente alla parrocchia di Brissago, e danno il nome ad uno dei circoli del Locarnese, del quale Ascona è il capoluogo. Finalmente presso Angera vi ha un’altra Isoletta di circa 350 metri di circonferenza, e non ha altro ornamento fuorchè una marmorea lapide a forma di tempietto tra bei filari di pioppi fattivi erigere dal Co. Crivelli.

I venti principali che dominano su questo Lago sono quattro, comunemente chiamati Inverna, altramente libeccio, Mergozzo, Maggiore e Bergamasco. Quest’ultimo però non ispira che di rado, e non è noto con tal nome che in alcune parti soltanto. L’Inverna o Inferna, così detto perché spira dalla parte inferiore1, muove da mezzodì, e da Arona s’inoltra

  1. Opinano alcuni che così si chiami, perchè sia vento freddo a preferenza degli altri, la qual cosa non è mentre con questo nome è detto