Pagina:Il Lago Maggiore, Stresa e le Isole Borromee - Vol. 1.pdf/378

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Però quella non era che una semplice tregua: Federico aveva frattanto quasi a puntello dei suoi diritti convocati in Roncaglia, oltre i Grandi del Regno, anche i Giureconsulti dello studio di Bologna. Questi già avvezzi a spiegare i diritti imperiali sul Codice di Giustiniano, non solo non tardarono a riconoscere e a rivendicare all’Impero le regalie, ma e di più, lasciando sussistere i consoli, inventarono un nuovo modo per esso di dominare, proponendo che fosse stabilito in ogni città, dove poteva l’Imperatore, un magistrato suo, che dovesse rappresentare la potenza imperiale. Questo nuovo magistrato fu chiamato potestas, ossia podestà.

Quindi è che quando Federico l’anno appresso (1159) mandò in Milano i suoi commissarii a questo scopo, il popolo, che era geloso delle fatte conquiste sul terreno della libertà, si sollevò, e scacciolli dalla città. Questa resistenza cagionò la guerra, che cominciata da prima coll’assedio di Crema il 4 luglio 1159, finì con quello di Milano nel 1161. I Milanesi dopo nove mesi di rigorosissimo assedio già esausti il 1º marzo 1162 si arresero a discrezione del vincitore. Questi volle assaporare la crudeltà facendone uscire a poco a poco gli abitanti, da prima l’Arcivescovo e il clero, poi i consoli e la nobiltà tutti con abiti dimessi a piedi nudi e la spada al collo; di poi la plebe parimente con fune al collo e tutti obbligati a portarsi a chieder perdono ai piedi di Federico, il quale, ciò fatto, ordinò che tutti i Milanesi fossero tosto dispersi tra le città e borghi vicini, e poscia entrato nella deserta Milano esso stesso, ne decretò la distruzione affidandone un quartiere ad ognuna delle città nemiche1.

Questo fine infelice ebbe allora Milano: noi non scendiamo ad altri particolari di questa luttuosa catastrofe ed anzi rimet-

  1. Narra il Brambilla (l. c. Vol. I, pag. 226), che quei di Varese e di Seprio due volte giurarono di unirsi all’Imperatore Federico a danni di Milano, la prima nel castello della Madonna del Monte, poi in Monza nel 1158, e che nel 1162 il Barbarossa, ordinata la distruzione di Milano, assegnò ad essi lo smantellamento del quartiere di Porta Nuova. — Alquanti anni appresso (1168) pentiti di questo i Sepriesi entrarono nella Lega Lombarda.