Pagina:Il Lago Maggiore, Stresa e le Isole Borromee - Vol. 1.pdf/472

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to, non si tenevano ancora perduti. Adunata pertanto quanta gente poterono, improvvisamente con essa entrarono nel maggio del 1278 in Lodi. L'arcivescovo mandò loro incontro Simone: ma nella battaglia campale datasi nelle pianure di Melegnano, i Milanesi furono battuti ed Ottone fu obbligato a rinchiudersi in Milano, mentre i suoi nemici si diffondevano per la campagna e s'impadronivano dei castelli e dei borghi. Costretto dalla necessità ricorse suo malgrado al Marchese di Monferrato. Questi accettò, e venne tosto in Milano; ma i patti quivi proposti non parvero a lui convenevoli e se ne partì; sicchè l'arcivescovo si trovò contro i Torriani solo alla prese presso Gorgonzola, e poco mancò che nel combattimento non rimanesse prigioniero. Ricorse quindi di nuovo al detto marchese acconsentendo questa volta ai patti che gli dettava. Tornò in Milano il marchese e propose ai Torriani la pace; ma le condizioni non piacquero e la guerra fu continuata, e colla peggio questa stata dei Torriani, i quali rimasero sconfitti dai milanesi nel maggio del 1281, se non completamente, certo in modo tale che per molto tempo non più poterono alzar la testa.

Compiuto ch'ebbe Simone il trienno del suo capitanato, si tolse di Milano e si portò in Como, dove dopo varie quando tristi, quando liete vicende1, carico d'anni e di onori, venne

  1. Le descrivo in questo luogo colle parole del Nessi a compimento delle memorie già date di lui, ed anche per evitare altrove una inutile repetizione. «Ultimato, scrive egli (l. c. pag. 69), Simone il triennio del suo Capitanato, erasi ridotto in recesso pacifico a Como, quando nel 1282 riaccesasi la guerra fra le redivive fazioni de'Ghibellini e de'Gualfi, venne spinto a rimettersi con Luterio Rusca alla testa dei primi. Si combattè di bel nuovo colla peggio dei Guelfi: il Vescovo loro capo fu espulso dalla città, ne fù incendiato il palazzo e moltissimi cittadini dovettero andar raminghi. Se non che nel mentre che Simone poscia avvisavasi di goder tranquillo i frutti della vittoria, trovò un nemico in Luterio Rusca medesimo, che avendo preso parte pel marchese di Monferrato, opposto all'arcivescovo Ottone, di disgiunse dal Muralti che fido a lui si serbava. Si frettamente si corrucciavano tra loro, che Simone pigliò il partito di torsi nel 1284 momentaneamente da Como. Ma indi vali-