Pagina:Il Magno Palazzo del Cardinale di Trento (1539).djvu/111

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La quinta Sphera, che più alto sale,
     A Marte ha dato il superno fattore,
     Ch’alla Tempesta, al fulgore infernale
     2500Impera, al foco, alla rabbia, al furore,
     Urta, fraccassa, spezza, rompe, assale,
     Questo Pianeta, amazza, e fa romore,
     Acconcia, guasta, innalza, abbassa, e preme,
     2504Si scalda, infuria, incrudelisce, e freme.

Nel sesto cielo ha'l gran Giove il suo regno
     Per porre a Marte, & a Saturno'l freno:
     Perche è tanto benivol, tanto degno,
     2508Ch’all’un la furia, & all’altro'l veleno
     Tempra, altrimenti passarieno'l segno,
     Onde convien, che piu in cervello stieno,
     Ch'a temprar la malicia, che li muove,
     2512Niente manco vi volea ch'un Giove.

Ha'l settimo orbe a Saturno assegnato
     Iddio per farlo piu da noi lontano,
     Ch’essendo piu vicin questo ostinato
     2516In tutto spegnerebbe'l seme humano:
     Ver è che l’huomo fa savio, e sensato,
     Ma troppo ha del crudele, e del villano,
     Del dur, dell’austero, e del bestiale,
     2520Autor d’ogni improperio, e d’ogni male.