Pagina:Il Novellino di Masuccio Salernitano.djvu/500

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promessi beni con le bellezze insieme, e di tale madonna, racconfortato, dopo più e diversi consilii con seco medesimo in pronto avuti, per ultimo partito prese di fare quanto per la Regina gli era comandato. E così a non partire a tanto libidinoso volere interamente satisfare e cogliere gli amorosi frutti d’amore se può presumere che quando da comodità loro era concesso de tale furtivo amore con gran piacere se godeano. Dove avvenne che al tempo debito la Regina partorì uno bellissimo figliolo; della natività del quale e dal Re e da tutti Baroni e popoli ne fu fatta mirabile festa, e fu nel battesimo Adriano chiamato. Il che ancora che la impia Regina come a madre dolesse insino al cuore farlo, come avea già deliberato, morire, pure per non turbare in alcuno atto l’amante, essendo più che mai per la lunga passione negli amorosi anzi negli adulteri lazzi avvolta, del tutto se dispose mandare in parte ad effetto il suo crudelissimo e detestando offerto partito. Erasi per avventura nella Corte del Re suo marito un cavaliere ungaro con moglie e figliuoli reparato, che dal Re de Ungaria avea per certo isdegno avuto bando; e sentendo la Regina che la moglie de l’ungaro avea de quei prossimi dì similmente parturito uno figliolo assai bello, le occorse nel pensiero colei sola possere al suo proposto satisfare, e fattasela chiamare, dopo le accoglienze le disse: Costanza mia cara, quanto e quale sia de grandissima importanza quello che teco fidarme intendo, e come te serà de bisogno de secreto tenerlo, essendo tu prudente, come sei, la qualità del fatto a te medesima ne farà far giudiciò: pregote dunque per lo solo Iddio e per li beneficii da me recevuti e per li molti maggiori che de