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142 emilio salgari

spettiva, non certo piacevole, di dover sopportare la tortura, avesse scossa la sua forte anima di settario fanatico.

Quando si trovò sulla tolda, disteso su di una tavola e solidamente legato, in modo da impedirgli di fare il menomo movimento, anche allora la sua serietà non venne meno.

Guardò con occhio tranquillo i marinai che avevano formato un circolo intorno a lui: poi il capitano e Yanez, dicendo a quest’ultimo col suo solito accento beffardo:

— Ed ora mi getterai ai pesci?

— Abbiamo qualche cosa di meglio, signor strangolatore — disse l’americano. — Vi duole la ferita?

Lo strangolatore alzò le spalle con disprezzo.

— Non datevi alcun pensiero per quella graffiatura — disse con voce recisa. — Mi prendete per un fanciullo?

— Meglio così. Portate un paio di secchie e l’imbuto.

Tre marinai si fecero largo, portando quanto era stato chiesto. L’imbuto era quello che usava il cambusino per riempire le botti, un arnese massiccio dall’imboccatura abbastanza larga per tappare completamente la bocca dell’indiano.

— Vuoi confessare? — chiese per l’ultima volta l’americano. — Mi risparmierai una tortura inutile, perchè non potrai resistere.

— No — rispose seccamente lo strangolatore.

— Neanche se ti promettessi un giorno la libertà? — chiese Yanez, a cui ripugnava ricorrere ai mezzi estremi.

— Quel giorno io non sarei più vivo.

— Agite — disse l’americano.

Tutti si erano avvicinati attorno alla tavola. Solo il timoniere era rimasto dietro la ruota ed i fuochisti dinanzi ai forni.

Due marinai introdussero nella bocca dell’indiano l’estremità dell’imbuto, tenendovelo ben fermo, mentre un terzo vi versava lentamente l’acqua contenuta nel bugliolo.

Lo strangolatore, costretto a bere per non morire soffocato, aveva cercato con uno sforzo disperato, di spezzare i legami onde allontanare l’imbuto. Aveva subito compreso che non avrebbe potuto resistere a lungo a quella tortura, che prima di allora non aveva mai conosciuta.

Tuttavia, deciso a resistere fino all’ultimo, anche a morire, non fece alcun atto che potesse far supporre all’americano ed al portoghese di essere pronto a confessare.

Il liquido continuava a scorrergli nello stomaco ed il suo ventre si gonfiava a vista d’occhio. I suoi lineamenti dimostravano uno