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il re del mare 47

ciata nelle vene e che potesse gareggiare con i più flemmatici anglo-sassoni delle razze nordiche.

— Ah, miserabili! — gridò. — Nemmeno in mezzo al fuoco volete lasciarci un momento di tregua! Sambigliong, Tigrotti di Mompracem, bordate senza misericordia quei demonî!

Fu rialzata un po’ la tenda, le quattro spingarde furono riunite sul tribordo, e mentre l’incendio avvampava più che mai, divorando gli enormi vegetali, la mitraglia cominciò a fischiare attraverso le cortine di fuoco, tempestando i selvaggi con uragani di chiodi e di frammenti di ferro.

Bastarono sette od otto scariche per decidere quei bricconi a mostrare i talloni. Parecchi erano caduti e arrostivano in mezzo alle erbe ed i cespugli crepitanti, continuando il fuoco a dilagarsi.

— Potesse essere caduto anche il «pellegrino»! — mormorò Yanez. — Quel furbone si sarà pur troppo ben guardato dall’esporsi ai nostri tiri.

Chiamò il malese che aveva guidata la scialuppa, che era tornata a bordo nel momento in cui gli alberi costeggianti il fiume prendevano pur essi fuoco.

— L’hai spezzata la catena? — gli chiese.

— Sì, capitano Yanez.

— Sicchè il passo è libero.

— Completamente.

— Il fuoco scema verso l’alto corso del fiume, mentre tende ad aumentare verso il basso — mormorò Yanez. — Sarebbe meglio andarcene, prima che quei birboni possano tendere altre catene o che le loro scialuppe giungano qui. Checchè debba succedere, partiamo.

La vôlta di verzura che copriva in quel luogo il fiume era stata distrutta dall’uragano di fuoco che l’aveva investita, e sulle due rive più non rimanevano in piedi che pochi enormi tronchi di alberi della canfora semicarbonizzati e qualche tronco di durion che fiammeggiava ancora come una immensa torcia.

Il fuoco invece avvampava terribile verso ponente, dove le foreste erano fino allora rimaste intatte, ossia dietro la Marianna.

Il pericolo quindi che il veliero s’incendiasse, era ormai evitato.

— Approfittiamone — disse Yanez. — L’aria comincia a diventare un po’ più respirabile e la brezza è sempre favorevole.

Fece togliere l’immensa tela che grondava acqua, poi fece levare e quindi inserire le vele ai pennoni. Quelle manovre furono