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IL ROCCOLO

Figlio di Bacco, un giorno,
Fitto tra sasso e sasso
L’aqueoperenne corno,
Esce dalla caverna umidalgosa,
E colla man nervosa
L’irsutincolto crine,
La mollispida barba
Spremendo, il viso e il mento
Rasciuga coll’erberte
Frescodorose, e altero
Nelle pure1 onde sue quindi si specchia:
La ferrea vanga impugna,
E nell’aperto cielo
Brillare il cuor si sente
Per la campagna amena
Godendo aura serena.
     Ma non lungi alle sue rive
Voci intende alto giolive
Eccheggiar tra il canto e il suono,
Onde s’avvia
Là, d’onde uscia
Quell’armonico frastuono:
E nel mezzo d’un boschetto,
Cui circonda un ruscelletto
Limpido e puro

  1. Questo Fiume, che ha le sue prime sorgenti tra i due Villaggi Novoledo, e Caldogno, ne’ suoi principi ha l'acque chiarissime, che poi diventano crasse di mano in mano per la pinguedine del terreno, tra cui scorrono.