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IL ROCCOLO

E piccante,
Ed eletto
Pretto pretto
Quinquenne vino
V’ha chi presentagli, onde bevendolo
Desti gli spirici, e si ristauri
Fatto partecipe dell’altrui giubilo.
     Come d’alto stupore il Nume allora
Scosso, la cortesia, la gentilezza,
Ch’abbia quivi suo regno, egli s’avvisa,
E d’insolita gioia acceso in volto,
Pria d’accostarsi al labbro il generoso
Animallegrator grato liquore,
Volge intorno lo sguardo umanamente,
E stando tutti ad ascoltarlo intenti,
Scioglie la lingua al fine in tali accenti.
     Felici Alme bennate,
Che in dolce nodo unite
Di caste fiamme ardete,
E sì lieto rendete,
Per noi pur questo giorno,
A voi le Grazie intorno
Sempre siano, e de’ figli
A’ genitori eguali
Il talamo fecondo
Vi renda il sommo Giove,
D’onde ogni don ci piove:
E se allegre bramate