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D I T I R A M B O. 27

Io lo sò, ch’è un Uom valente,
E che a forza di sapere
Mi farebbe travedere.
Ma pur faccia quanto vuole
Ogni prova e sperienza,
Per destar gli spirti ottusi,
Che po’ poi questo Groppello
Farà ognor gioco più bello,
A provargliene son pronto,
Su, facciamone il confronto.
Giri pur la ruota, e il tubo,
Colla man legger il prema:
Sulla pece io sederò,
La catena strignerò,
Il vicino toccherò,
Mi scuoterò,
Scintillerò,
E tremerò;
Ma qual gusto poi ne avrò?
Dirò ben, ch’egli è un arcano
Di natura, ignoto a noi,
Ma poi?
Quanto a me voglio lasciare
Da investigare,
Da sviluppare,
E da spiegare
Questo affare a’ curiosi:
Che s’io nol posso intendere,