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IL ROCCOLO

Ma di queste sì buone,
Che il Potator giammai
Non s’avanza a toccar col suo roncone.
     Intanto noi di questo
Lelio beviamo,
E ribeviamo a prova,
E bevendo cantiamo
In foggia nova
Sdruciolestemporanei
Lepidi versi; e voi
Forosette
Ritrosette,
Forfantelle
Scaltr’e belle
Donne achetatevi,
Datemi orecchio,
Ch’io mi apparecchio
Per farvi un brindisi.
E tu Lelio mio
Col flauto sonoro
Or seguimi, ed io
In questo bel vaso
Ripien di Lambrusco,
Che schizza nel naso
Già tutto m’immergo,
Le labbra ne tergo,
La lingua ne aspergo,
E fino al Ciel m’ergo.