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IL ROCCOLO

Ciò tutto insieme adatto,
E formo il mio Ritratto.
Su via l’une dall’altre
Donne leggiadre e scaltre,
Affinchè a lui somigli
Ciascuna omai si pigli
Per se quel, che non ha,
E compia sua beltà.
     Ma con tutte queste chiacchiere
Non si tratta più di bere.
Donne mie voi mi siete
Buone, e care,
Ma di sete
Io per voi non vo’ crepare.
Già lo sò, ch’è un perder tempo
Il cantar le vostre lodi,
Perchè a’ poveri Poeti,
Quanto più sono discreti,
E si sfiatano per voi,
Più sempre poi
Ingalluzzite
Voi ne indormite.
     Chi si muove di me dunque a pietà?
Ah! ah! ah!
Caro Lesbino
Vien pur qua
Con quel vaso cristallino,
In cui brilla,