Pagina:Il Sofista e l'Uomo politico.djvu/180

Da Wikisource.

1. 169 Teet. Come no ? For Dunque tu non dici che il somigliante /al vero) sia realmente, se lo dici non vero. Teet. Ma è per altro in qualche modo. For Non però veramente, dici tu. Teet. No infatti ; solo però è immagine veramente. For. Senza essere dunque veramente (1), è ve- C mmente quella che dicesi immagine ? Teet. In un simil garbuglio pare sia complicato ciò che non è con ciò che è, ed è molto strano. For. E come infatti non sarebbe strano? Vedi dunque che anche ora con questi scambi il sofista dai molti capi ci ha costretti contro voglia ad ammettere che ciò che non è in qualche modo è. Teet. Vedo anche troppo. For. E adesso poi? L'arte di lui come potremo definirla e restare d’accordo con noi stessi ? Teet. Come e di che cosa temi per dire cosi? F*>k. Quando diciamo che con le parvenze egli inganna e che la sua è uria specie d'arte D (1) 06* Sv flpa tivzws (aiìv 8via>g t/v Àiyopcv elxdva; La nostra interpretazione è quella di Schleiermachek, Muellek ed Apelt, ed è certissima: altri, ma è uno stento, prendono clxóva per soggetto (Cousin, Chauvet, Campbei.l, Jowett) e intendono: “ ciò che noi chiamiamo immagine è realmente senza aver realtà una cosa irreale Nè tornano affatto gli sforzi del Ritter, Ar. U. p. 14, per salvare il testo tradizionale: oixoùv fifa oùx ivitog ioilv Svitug x. t. A.: a ogni modo il senso è certo. FtACCAKOU, 11 Sofiila. 15 170 II