Pagina:Il Sofista e l'Uomo politico.djvu/219

Da Wikisource.

sofista. saprà anche sufficentemente dìsci-rnere che vi s un'idea che pervade in oyni senso molte cose (A (l) Oòxovv 8 yt invio Svvatòg Sgdv fiiav iih'av ,)[(j .lo/./.i'iv, fvòg rxdmov xeiftivov %<»(>/•$, ndvtfj Siatt.,( ftévijv ixarùg Siam&dvciai, xaì noAAàq iréoae l'.tò fiià$ ì£a)&ev .itQteynu/vaz, xaì filar al Ai òAa>» .roAA.ùiv ii’ Ivi §vvi]fi(tévijv, xaì .toAAàg golpi g itdvtfl piofiivas. Questo luogo è più facile e piano che m,n paja agli interpreti ed ancora all’ApEi.T (nel commento e Platons So/>/iis/es in geschicltllicher /i e le urli tu ngdBM Rh. M. (18951 L p. 401-2) e al Ritter (;V. U. pp. 57 sgg,)-' che sono i più recenti. Vi si distingue infatti: 1) la specie {ftiav liéav Sia 71 oAA&v) in confronto degli individui x. t. A., neutro, perchè si riferisce alle cose, 0*9 alle idee); 2) il genere (imi ftiàg in confronti, della specie (noAÀàg fiigag, feinm. perchè sono idee)- 3) gli universali (filai- al' Ai 8A.u>v noAAùv). Non si e badato abbastanza alla differenza tra Slà .roAAoiv t Ai 6A<oi> noAAwv, mentre ivòg fx. xei/i. yjnplg non è adatto una classe nuova, ma indica soltanto i casi singoli compresi da quella prima idea. Anche l’ultima frase x. noAAàc y/opig x. 1. A. potrebbe spiegarsi allo stesso modo, sopra tutto per la grande affinità di forma con questa prima: il xal per altro ci avverte che piuttosto essa va in ischiera con l’enumerazione precedente, e che perciò denota le idee che sono tra loro incomunicabili. Questa è in sostanza anche 1’ interpretazione che davano I’Heindork e il Cousin. La frase Si 8A<ov .niAAù»-, an- ziehè ndvtuìv, mostra che il filosofo riconosce che ogni genere può alla sua volta essere specie di un genere più ampio in cui sia compresa, fino all’ unità uluina e superiore a tutti i generi, in cui siano compresitutti.il germe di questa distinzione può riconoscersi nella figura del colombajo pieno d’uccelli che stanno quali a schiere distinte, quali raccolti in pochi, e alcuni da soli che poi -i mescono liberamente tra gli altri, di cui si parla in Theact. p. 197 D. // sofista. aoq