Pagina:Il Sofista e l'Uomo politico.djvu/220

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ascuna delle quali è a parte; e che ve ne sono jnolte (<h il>lcs,e 'dee) diverse tra loro, comprese ,. j-uorj Ja un'altra; e ancora che ve n'è una che pervade i molti complessi e si riannoda in una unità, e parecchie altre totalmente sepaftte. g questo è saper distinguere secondo specie, E /j| distinguer cioè) come queste diverse cose' posano comunicare tra loro e come no. Teet. Certissimamente. Kob Ma veramente la scienza dialettica non [attribuirai ad alcun altro, credo io, fuorché a chi sa filosofare genuinamente e giustamente. Teet E come potrebbe altri attribuirla ad un altro f For. In questo luogo dunque troveremo il filosofo ed ora ed in seguito, quando lo cercassimo, difficile a vedersi chiaramente anche lui ; ma però è diversa la difficoltà del sofista e la sua. 254 Teet. In che senso? For. L'uno fuggendo dentro alla tenebra di ciò che non è, dove come pratico si trova a suo agio, per l'oscurità del luogo è difficile a scoprirsi. Non è vero? Teet. Pare cosi. For. Il filosofo invece, insistendo sempre per mezzo dei ragionamenti nell'idea di ciò che è, pei il bagliore viceversa del sito non è agevole a vedersi : perocché gli occhi delle anime dei più non sono capaci di resistere a guardare la B divinità. Teet. Ed anche questo, non meno di quello, t naturale sia cosi. aio II