Pagina:Il Sofista e l'Uomo politico.djvu/259

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ista. C Teet. E come no? For. E che si ha a dire della figura giustizia e di tutta la virtù in generale? Noi) 2 egli vero che molti senza conoscerla e app^ tirando a indovinarla, si adoperano con og]9 sforzo di far parere questa loro opinione coiu qualche cosa che abbiano veramente dentro di sè, rappresentandola quanto meglio possono negli atti e nelle parole? Tekt. Sono anzi moltissimi. For. Forse che dunque tutti mal riescono QrfJ parer di esser giusti non essendo? O è invece tutto il contrario ? Teet. 11 contrario. D For. S'ha da dir dunque, io credo, che qm-st0 è un imitatore diverso da quello, quello che ignora da quello che conosce. Teet. Sì. LII. For. Dove dunque si andrà a prendere un nome conveniente per ciascuno di loro? È chiaro che è difficile, poiché di distinguere i generi secondo specie i nostri maggiori avevano una certa inveterata e sconsiderata desuetudine 111, (1) jruAaid ng... (tùia roìg Zu.tpoa&ev... napijV. Cosi i rodici, ma alila è errato perche non dà senso- degli emendamenti proposti (àgy/a Madvig, Apelt c Bur.'>ei àijàla Asr) preferisco ùifttla del Boeckh, la cui corruzione in uìrUt si spiega co! jotacismo.