Pagina:Il Sofista e l'Uomo politico.djvu/300

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L’uomo politico. 280 o{<<> opposto, e come allora Iddio, rendendo timonianza ad Atreo. li tramutò (i) nello stato •sente. Sock. giov. Si racconta infatti anche questo. For. I-' similmente anche del governo che tónne Crono abbiamo sentito parlare da molti. Sock. giov. Da moltissimi anzi. B fon. F che? Che gli uomini di prima gerino- assero su dalla terra e non si generassero gli òdi dagli altri, (l’hai sentito dire)? Socr. giov. Anche questa è una delle antiche -gcnde. For. Ebbene, tutte quante queste cose hanno la loro origine dallo stesso accidente, ed oltre di queste delle altre infinite ed anche più meravigliose; ma per il troppo tempo quali si • estinsero (nella memoria), e quali se ne contano frammentariamente e senza nesso le une con le altre. Dell'accidente poi che fu causa di tutte, C nessuno ne ha parlato, ed ora perciò bisogna dirlo. Perocché, detto che sia, si vedrà che è molto a proposito per dimostrare che còsa è il re. (1) /ittiiìaAtv aùió. Poiché si parla del sole e delle altre costellazioni (itoiQov, non àatt/g) si può pensare ad un emendamento di cttfrd in avrà. Altrimenti aitò non si può spiegare che del sorgere e tramontare del sole c delle stelle considerati come un fenomeno complessivo ; e cosi infatti spiega il Campbell, ma mi pare un po' stentato. FkACCAROU, Il Scjilla.