Pagina:Il Sofista e l'Uomo politico.djvu/326

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L’uomo politico. 315 1«'ok. E come potrebbe poi uno, o caro, movendo da un'opinione sbagliata giungere a qualsiasi anche piccola parte della verità e procac- cjarsene intendimento? Sock. oiov. Probabilmente in nessun mCdo. For. Se pertanto questo per sua natura è cosi, non si esce punto di carroggiata nè io'nè tu quando innanzi tutto ci si prova di vedere la natura deH'esemplare in generale per mezzo di un altro piccolo psemplare particolare (l), per poi dopo, trasportando lo stesso tipo da cose minori donde che sia a quello del re che è grandissimo, per mezzo dell’esemplare provarci di conoscere metodicamente che cos? è la cura dello Stato, affinchè diventi veglia per noi ciò che era sogno. Socr. oiov. Del tutto benissimo. For. Di nuovo dunque s’ha da ripigliare il discorso di prima, che cioè, poiché con la specie regia di quella cura che concerne la città sono infiniti che presumono aver» parte, è necessario perciò eliminar questi tutti e lasciar quello solo (2). E per questo appunto dicevamo che ci occorreva un qualche esemplare. Socr. c;iov. Precisamente. (1) Non è da intendere che qui si proponga di chiarir l’esemplare con un altro esemplare, chè questo e stato già fatto or ora: qui non si fa clic conchiudere sulla ragionevolezza del metodo adottato. (2) A pag. 276 B si era soltanto affermato che nes- sun’altra arte poteva pretendere di esser tenuta in E 279