Pagina:Il Sofista e l'Uomo politico.djvu/336

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L'uomo politico. 335 5pol.i c in un altro con le dita ( 1 ), ebbe i nomi che sono stati detti poco fa. Socr. t;iov. Precisamente. For. Viceversa poi, pigliamo insieme una parcella della congiuntiva e quanto del lanificio è compreso in essa; e tutto ciò che v’era lì dell'arte discriminativa lasciamolo andare (2), così da dividere in due l'arte della lana, sezione del discriminare e sezione del congiungcre. Socr. giov. Sia pure diviso. For. Ed ora viceversa la particella congiuntiva che è insieme particella del lanificio, o Socrate, bisogna dividerla, se vogliamo cogliere ’d sulTicentemente la sopra detta arte testoria. Socr. giov. Bisogna dunque. For. Bisogna sì; e diremo che una parte di essa appartiene al torcete e un'altra all’intrec- ciare. (1) Cioè con la spola si separano i fili nel tessere; con le dita si separa la lana nel cardare. (2) fi a a /li rr/g thaxpirwtjg f/v aùró&t. fie&itùfiev §v/t- .raria. La lezione dei codd. fietltoficv è evidentemente errata, sia perchè effettivamente dell’arte diacrìtica non sj parla più, sia perchè non c’è ragione che se ne parli: iitthùfit» è dovuto all’ Hermann ed è accettato anche dal Campbhll e dal Burnet. Lo Stallbaum che tiene [ittlwftev, pone la virgola non dopo aòtó&i, ma prima; cosi però avtù&i torna inutile, ed ^eventualmente forse dovrebb’essere sostituito da aitod. — Nota poi che nel Sofista il fondamento del discorso è tutto suH’arte„diseri- minativa 0 diacritica (p. 226 B), la quale qui invece non basta se non le si aggiunge la congiungitiva o sincri- tira: per arrivare alla conoscenza occorre l’uso di tutt’e due gli opposti sistemi. Fraccarou, Il Sofista. 28