Pagina:Il Sofista e l'Uomo politico.djvu/383

Da Wikisource.

373 L’uomo politico. XXXIX. 300 For. Ma senti quest’altra. Se tutto ciò che si è detto volessimo far sì che avvenisse conforme le scritture, e queste scritture ponessimo a custodirle uno eletto per votazione o uno estratto a sorte, e costui invece, non dandosi affatto pensiero dello scritto, o per guadagno o per proprio piacere, si mettesse a fare altre cose contrarie a queste, senza intendersene, forse che questo non sarebbe un male anche maggiore del male di prima? Socr. giov. Verissimo. For. Contro le leggi infatti, penso io, le quali B sono state poste dopo lunga esperienza e col consiglio di acuti consiglieri che persuasero la moltitudine a stabilirle, — colui che osasse fare contro queste leggi, commettendo un errore molte' volte maggiore 4i quell’altro, rovescierebbe ogni principio di condotta anche più che non le scritture (1). Socr. giov. E come non lo rovescierebbe? For. Perciò appunto a coloro che su che che (1) àvuipénut .zàoav di' jiqù^iv in fiei£ót-ag *«*•» s>7- ygafiftdtwv. Tutti gli interpreti spiegano 1. £vy/Q. per genitivo soggettivo, ma anche a intenderlo per oggettivo il senso corre: perciò ho preferito lasciare l'equivoco.